\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Nei primissimi anni del secolo 20░ si costituirono altre due importanti formazioni politiche, in seguito allÆunione elett
orale delle forze liberali (1900) e a quella delle forze conservatrici (1904). Legati alla monarchia e allÆesercito, i conservatori tentarono invano di opporsi alla fine dellÆunione della Norvegia, la cui indipendenza fu sancita di comune accordo dai due
regni con la convenzione di Karlstad (1905).\par
Durante il regno di Gustavo V, salito al trono nel 1907, fu affrontato il problema dellÆallargamento del suffragio: la riforma costituzionale del 1909 abbass≥ il censo per lÆeleggibilitα alla prima camer
a e introdusse per la seconda il suffragio universale maschile. La crisi della prima guerra mondiale raggiunse solo di riflesso il paese, rimasto neutrale tra i due blocchi in lotta. Nel 1918 il processo di democratizzazione fu completato con lÆestension
e del suffragio alle donne, mentre, sul piano delle conquiste sociali, fu introdotta la giornata lavorativa di otto ore. Al potere col sostegno dei socialdemocratici (1920-26), quindi dei conservatori (1926-32), i liberali non poterono impedire il crollo
delle esportazioni e lÆaumento della disoccupazione, soprattutto nel settore primario, conseguenti alla crisi economica internazionale del 1930; dopo le elezioni del 1932 il governo fu pertanto assunto dal Partito socialdemocratico, da allora ininterrot
tamente al potere sino al 1976; guidati da Per Albin Hansson, i socialdemocratici si imposero con un programma che prevedeva un maggior intervento dello stato in campo economico e sociale; ottenuta la maggioranza assoluta dei seggi nelle elezioni del 193
6, i socialdemocratici, sostenuti dal Partito agrario (nato nel 1910), attuarono la loro politica di sostegno allÆoccupazione e allÆagricoltura mediante un forte aumento della pressione fiscale, e inaugurarono con un accordo del 1938 la prassi della cont
rattazione collettiva tra organizzazioni padronali e dei lavoratori.\par
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Hansson costitu∞ un esecutivo di unitα nazionale, comprendente tutti i partiti politici, che mantenne il paese neutrale; tuttavia, dopo
la conquista tedesca di Norvegia e Danimarca, il governo svedese dovette concedere il diritto di transito alle truppe del Reich dirette in Norvegia. Alla morte di Hansson (1946), la guida del partito e del governo fu assunta da T. F. Erlander, che proseg
u∞ lÆopera di consolidamento del cosiddetto \i stato sociale\i0 ; in politica estera, dopo lÆingresso nellÆONU (1946), nellÆOECE (1948) e nel Consiglio dÆEuropa (1949), la Svezia, fedele alla sua tradizionale neutralitα, prefer∞ non aderire alla NATO.